Terapia Psicologica Online e Coronavirus: un modo per fare terapia in sicurezza

Terapia Psicologica Online e Coronavirus: un modo per fare terapia in sicurezza

Quali sono le potenzialità della Terapia Psicologica Online per fare terapia in sicurezza durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19? Chi erano i fruitori della Terapia Psicologica Online prima dell’inizio della pandemia? Qual è l’efficacia della Terapia psicologica Online e quale valido aiuto può fornire per contenere l’emergenza psicologica?

 

Tante cose sono cambiate in questi mesi. Le restrizioni sociali che sono state imposte dal Governo, dopo il decreto del 9 marzo, recante misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno cambiato non solo le abitudini degli italiani, che si sono visti lentamente ridurre la libertà personale dovendo restare in quarantena cautelativa a casa, ma ha cambiato anche la fruizione delle cure psicologiche. Sebbene non ci siano state limitazioni per la professione psicologica di ricevere negli studi professionali, molti professionisti e utenti hanno preferito continuare la terapia in sicurezza passando alla terapia psicologica online. Tra questi, alcuni utenti che hanno poca dimestichezza con lo strumento tecnologico, hanno deciso di interrompere la terapia per paura che il metodo online creasse quella distanza fisica da rendere l’approccio terapeutico troppo freddo, mentre altri utenti, in particolare coloro che lavorano in smart working o che sono generalmente più flessibili ai cambiamenti, si sono adattati benissimo alla terapia psicologica online ritenendola valida e addirittura vantaggiosa in questo periodo di forti limitazioni.

La Terapia Psicologica Online esisteva prima del coronavirus: scopriamo chi erano i fruitori prima dell’inizio della pandemia

In molti potrebbero ritenere che la terapia psicologica online si sia sviluppata e diffusa, per motivi di sicurezza, in concomitanza con l’emergenza epidemiologica da Covid-19, come se prima non avesse un suo spazio significativo come servizio psicologico. È certo che in questo momento di crisi, ci sia stato un aumento esponenziale della richiesta di terapia psicologica online, così come di tutti quei servizi fruibili via web, ma in pochi sanno che dopo una lenta diffusione si è registrata negli ultimi anni una crescita costante della domanda. La terapia psicologica online è molto richiesta da alcune fasce della popolazione italiana che hanno esigenze particolari e trovano più comodo intraprendere una terapia comodamente da casa e senza lo stress degli spostamenti, incluso quello di recarsi presso lo studio professionale di uno psicologo.

Scopriamo chi erano i fruitori della terapia psicologica online prima del Coronavirus:

  1. Chi lavora tante ore o viaggia per lavoro: queste due categorie avrebbero difficoltà a seguire una terapia presso uno studio psicologico, perché un percorso terapeutico che sia significativo richiede costanza e la necessità di prendersi uno spazio personale senza la paura di non portare a termine l’obiettivo. Per questo intraprendere una terapia psicologica online, è sicuramente la scelta più giusta per coloro che vogliono lavorare sui loro obiettivi personali senza lo stress di dover interrompere il percorso da un momento all’altro per problemi lavorativi.
  2. Chi per timidezza, inibizione o paura di essere giudicati dai familiari ha difficoltà a rivolgersi ad uno studio professionale: si sa che il metodo online ha la peculiarità di avvicinare tutti e di abbattere le barriere permettendo di includere anche coloro che per natura sono timidi, inibiti o impauriti dal giudizio. Oggi attraverso i social, le chat e le videoconferenze tante persone riescono a socializzare senza la paura del giudizio. Sicuramente la difficoltà iniziale per queste persone è fare quel passo per lavorare sulla loro personalità a volte troppo ipersensibile, inibita o eccessivamente attenta al giudizio esterno, per cui rivolgersi ad uno psicologo online significherebbe voler affrontare un percorso di crescita personale.
  3. Chi ha malattie croniche: avere una malattia cronica significa potersi dover trovare periodicamente impossibilitati a muoversi liberamente. Per questo seguire un percorso terapeutico in uno studio professionale è una sfida difficile per questa categoria di persone, che non possono fare previsioni o garantire la possibilità di portarlo a termine. La terapia psicologica online dà l’opportunità a queste persone di portare avanti il percorso terapeutico, alleviando i sintomi ansiosi e depressivi che accompagnano le fasi di recrudescenza della malattia, permettendo un miglioramento delle condizioni di salute.
  4. Chi ha un disturbo ansioso e depressivo molto grave per cui è impossibilitato negli spostamenti: questa categoria di persone difficilmente si sarebbe rivolta ad uno studio professionale, in quanto la loro sintomatologia è molto invalidante da non permettergli di uscire da casa, per cui è certo che non avrebbero mai intrapreso un percorso terapeutico in grado di ridurre il disturbo e di fare dei piccoli passi verso l’autonomia. La terapia psicologica online permette a queste persone la possibilità di migliorare la loro sintomatologia e la gestione della stessa, poiché ha il grande vantaggio di poterla seguire comodamente da casa.
  5. Chi ha ridotta mobilità: qui faccio riferimento a chi ha difficoltà ad afferire ai distretti sanitari pubblici presenti sul territorio nazionale per problemi fisici, per cui spostarsi quotidianamente diventa un problema, ma che in molti casi non vogliono rinunciare a stare meglio, per cui la terapia psicologica online li aiuta a riconnettersi con se stessi e a lavorare sulle loro risorse e potenzialità.
  6. Chi ama sperimentare nuovi metodi: infine, ci sono coloro che amano sperimentare e provare perché vogliono capire la differenza tra il metodo terapeutico tradizionale e quello online. Sono persone che generalmente hanno già seguito un percorso terapeutico, interrotto o concluso, in uno studio psicologico e vogliono sperimentare la terapia psicologica online per capire se fa al caso loro. In questa categoria troviamo anche i più giovani che, pur non avendo mai seguito un percorso terapeutico tradizionale, prediligono la terapia psicologica online perché la reputano più adatta ai loro tempi.

 

Efficacia della Terapia Psicologica Online ed emergenza psicologica durante il coronavirus

Sull’efficacia della terapia psicologica online ho già scritto nel mio articolo di blog “Terapia Online: 10 pregiudizi sullo psicologo online” (leggi l’articolo di blog sul mio sito: www.jessicazecchini.it), in cui mettendo a confronto degli studi di ricerca dimostro che la terapia psicologica online ha la stessa validità ed efficacia delle terapie vis-a-vis, se gestita mediante degli accorgimenti da adattare al mezzo tecnologico. Quello che vorrei portare all’attenzione, è il fatto che questa emergenza sanitaria sta facendo venire a galla visibilmente il numero di persone colpite da difficoltà psicologiche, per cui la terapia psicologica online potrebbe essere una grande risorsa nel fare la propria parte nel fornire il proprio sostegno alla popolazione italiana. L’isolamento forzato e la quarantena hanno acuito sintomi ansiosi, panico, ipocondria e pensieri ossessivi legati all’ansia da pandemia, colpendo un italiano su tre, questo secondo gli ultimi dati forniti dal consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (CNOP).  È in crescita la richiesta d’aiuto per sintomatologie di tipo ansioso-depressive reattive all’isolamento, alla solitudine, alla mancanza di relazioni sociali, alla perdita del lavoro e alla difficoltà ad elaborare un lutto. Oltre a queste si aggiungono problemi familiari e relazionali dovute alla convivenza forzata e in alcuni casi aumentano gli episodi di violenza domestica, per cui è fondamentale intervenire immediatamente sul contesto familiare per proteggere la persona vittima di violenze ed evitare conseguenze drammatiche. Un quadro di emergenza psicologica come questa imploso da un momento all’altro dopo la diffusione del Covid-19, farebbe intravedere l’urgenza di prestare aiuto psicologico   tramite l’utilizzo della terapia psicologica online, tenendo in considerazione anche la difficoltà ad accogliere negli studi professionali per motivi di sicurezza sanitaria. Ritengo che come psicologi abbiamo il dovere di contribuire a contenere i rischi di questa emergenza psicologica, perché quando tutto questo sarà finito la popolazione ne dovrà uscire più forte, consapevole e unita.

 

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