Psicoterapia Familiare Online con un’adolescente con condotta a rischio

Psicoterapia Familiare Online con un’adolescente con condotta a rischio

In questo articolo illustrerò il caso di una terapia familiare con un’adolescente con condotta a rischio che ho condotto online su piattaforma Skype. L’obiettivo è quello di descrivere il processo terapeutico in modo da far comprendere come sia possibile lavorare con le famiglie anche a distanza. Questo approccio era impensabile fino a qualche tempo fa, quando il terapeuta specializzato in psicoterapia familiare e sistemico-relazionale svolgeva le sue terapie esclusivamente presso lo studio professionale.

In questo articolo divulgativo, vorrei far comprendere ai lettori l’efficacia di questo approccio terapeutico per dare la possibilità alle famiglie indecise che ne sentano la necessità, di poter scegliere consapevolmente se lavorare in presenza oppure online. Questo percorso permette di poter aiutare se stessi e i propri figli nei momenti di crisi in cui è necessaria una riorganizzazione dei ruoli e delle regole familiari, specialmente nei casi di  famiglie con figli adolescenti che presentano una sintomatologia acuta con comportamenti a rischio.

Assistenza online a famiglie con figli con comportamenti a rischio

È importante premettere che il figlio sintomatico o con comportamento a rischio sta segnalando con il suo malessere un blocco che coinvolge tutti i membri del suo contesto familiare e che provoca disagio e problemi nella comunicazione. In altri termini il figlio o la figlia in questione si stanno facendo carico del malessere dei membri del sistema familiare utilizzando il sintomo come veicolo comunicativo per richiedere una riorganizzazione familiare che sia più adeguata alla fase di ciclo vitale in cui la famiglia si trova.
La psicoterapia familiare online è rivolta non solo alle famiglie con genitori sposati o conviventi, ma anche alle famiglie con genitori separati, soprattutto in quei casi in cui la separazione è stata conflittuale e gli ex coniugi non riescono a risolvere il disaccordo che perdura da diversi anni e in cui almeno uno dei figli mostra una sintomatologia acuta e/o disturbi della condotta. In entrambi i casi è possibile affrontare con la stessa efficacia la crisi familiare lavorando in una terapia familiare in presenza o online.

Il primo approccio con la famiglia

La famiglia mi è stata inviata online da una mia paziente che ho seguito nel mio studio a Pescara. La paziente, Maria, è una studentessa universitaria fuori sede, di 24 aa, preoccupata per la sorella Roberta, di 16 aa, un’adolescente che ha manifestato dei comportamenti a rischio. Nella telefonata, Maria mi spiega che la sorella dopo una fase di protesta nei confronti dei genitori sul concordare le uscite serali, espressa con un’emotività aggressiva e fuori controllo, si è recata ad una festa che si è conclusa in modo pericoloso per Roberta finita in ospedale per una grave intossicazione da sostanze.
I genitori spaventati per l’accaduto, fortunatamente risoltosi positivamente per la figlia che non ha riportato gravi conseguenze, hanno immediatamente richiesto l’intervento di Maria per risolvere le difficoltà legate alla condotta a rischio di Roberta. Così Maria ha preso la decisone di contattarmi chiedendomi di prendermi in carico la sua famiglia in terapia online, dato che abitano in un’altra città.

La famiglia è così composta: MADRE, Cecilia, 48 aa, casalinga; PADRE, Paolo, 51 aa, operaio; la FIGLIA PRIMOGENITA, Maria, 24 aa, studentessa universitaria fuori sede; la FIGLIA SECONDOGENITA, Roberta, 16 aa, studentessa terzo anno di liceo.

La terapia ha avuto una durata di un anno e al momento siamo in una fase in cui le sedute online sono solo con i genitori per degli incontri di follow-up, molto utili nel mantenimento dei risultati raggiunti. Nella prima seduta decido di vedere solo l’adolescente, Roberta, per costruire un’alleanza terapeutica con lei, dato che gli incontri non sono in presenza, ma online. Questa decisione sarà vantaggiosa nel momento in cui deciderò di convocare tutta la famiglia.

Le fasi della terapia online

Per il primo colloquio costruisco la griglia di lettura, che costituisce la bussola su cui orientarmi nella mia pratica clinica di psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale. Essa prevede diverse fasi nello sviluppo della seduta:

  • DOVE: La famiglia mi è stata invita per una psicoterapia familiare online dalla mia paziente Maria, seguita nel mio studio, che mi ha segnalato l’episodio che ha coinvolto sua sorella Roberta, la quale dopo una pregressa condotta turbolenta nei confronti dei genitori per concordare le uscite serali è finita in ospedale per intossicazione da sostanze dopo una festa. Il comportamento a rischio dell’adolescente ha scosso tutti i membri del sistema familiare che hanno voluto immediatamente intraprendere un percorso di psicoterapia familiare online, affidandosi a me dietro consiglio di Maria
  • QUANDO: il ciclo vitale in cui si trova la famiglia, secondo l’autore J. Haley, è la fase “Le difficoltà del periodo centrale del matrimonio”, in cui la secondogenita è un’adolescente con disturbo della condotta in fase di svincolo che richiede sempre di più una maggiore autonomia. La primogenita anche se in apparenza è svincolata dal contesto familiare studiando all’ università fuori sede, nei fatti è ancora coinvolta nelle dinamiche familiari pur stando a distanza fisica.
  • QUALE SISTEMA: Nella terapia familiare in presenza, nel primo colloquio terapeutico viene sempre convocata tutta la famiglia. In questo caso avendo ricevuto una richiesta di psicoterapia familiare online, ho deciso di convocare solo Roberta per le prime quattro sedute. Nel riadattare la metodica, ho ritenuto fondamentale per la riuscita dell’intervento stringere un’alleanza terapeutica con l’adolescente che sarebbe stata indispensabile nel momento in cui avrei dovuto lavorare con tutti gli altri membri della famiglia.  Dopo le prime quattro sedute, ho convocato tutta la famiglia, ma il padre ha rifiutato di partecipare fino al decimo incontro, quando finalmente ha accettato la convocazione. Dal quinto al nono incontro, ho lavorato terapeuticamente con Roberta e la madre. In un “compito o prescrizione”, che ho dato da fare a casa, alla fine dell’ottavo incontro, alla madre e alla figlia, il “disegno congiunto della famiglia”, in cui ho chiesto a tutti i componenti del sistema familiare di rappresentare la propria famiglia graficamente su un foglio A3, ho richiesto anche la collaborazione del padre che ha partecipato con divertimento alla realizzazione del compito. Questa mossa terapeutica ha probabilmente permesso a Paolo di riflettere sul suo ruolo genitoriale e di iniziare, dal decimo incontro, a partecipare alle sedute per riorganizzare i ruoli e le regole familiari.
  • CON GLI OCCHI DI CHI?: La terapeuta all’inizio vede con gli occhi Roberta, dato che per quattro incontri stringerà un’alleanza terapeutica con lei. Poi, dal sesto incontro in poi, vedrà con gli occhi della madre Cecilia e infine, dal decimo incontro in poi, riuscirà, anche grazie alla partecipazione del padre Paolo, a vedere con gli occhi di tutta la famiglia. Finalmente la terapeuta riesce a vedere la sofferenza e l’infelicità di tutti i membri del sistema familiare. L’autore G. Bateson afferma: “La carenza di saggezza sistemica è sempre punita”. Gli autori M. Tommasoni, L. Solano: “Pensare in termini sistemici significa occuparsi delle relazioni, della struttura e dell’interdipendenza tra elementi anziché degli attributi e delle caratteristiche degli oggetti, intendendo la teoria sistemica come teoria trasversale, come griglia per leggere gli eventi, come una cornice teorica che contiene altre teorie”.
  • IL TITOLO: “Aiutatemi a gestire le mie emozioni”

Le richieste della famiglia:

Prendendo in esame l’analisi della domanda, ci sono due richieste che la famiglia sottopone al terapeuta:

  • DOMANDA ESPLICITA: i genitori chiedono al terapeuta di risolvere il comportamento a rischio di Roberta, di gestire le sue reazioni rabbiose e isteriche dal momento in cui riceve un “No” dai genitori nel negoziare le uscite serali e di lavorare sulla mancanza di fiducia nei confronti della figlia dopo l’episodio indice;
  • DOMANDA IMPLICITA: la famiglia chiede al terapeuta di lavorare sul disaccordo genitoriale a causa di alcuni rancori che si sono instaurati nel corso degli anni di matrimonio e che hanno portato nel tempo ad una rigida divisione dei ruoli tra i coniugi: padre che passa molto tempo fuori casa, a causa degli impegni lavorativi, e che ha delegato alla moglie, casalinga, l’educazione delle figlie. Quando le figlie erano piccole, invece, Cecilia lavorava in un’azienda. Entrambi i coniugi concordano sul fatto che quando Cecilia lavorava, l’organizzazione familiare era più stabile e c’era maggiore accordo tra di loro. Questo aspetto è utile per comprendere come la crisi familiare può sopraggiungere anche per difficoltà legate non solo alle sollecitazioni interne (dinamiche relazionali tra i membri), ma anche a quelle esterne, come il cambiamento di status di Cecilia, che ha provocato una riorganizzazione familiare basata sulla rigida divisione dei ruoli tra i coniugi.

Strumenti utilizzati e Obiettivi terapeutici

Per quanto riguarda l’analisi degli strumenti utilizzati nella psicoterapia familiare online, ho dovuto selezionare degli strumenti che mi permettessero di lavorare anche attraverso l’utilizzo del mezzo tecnologico cercando di raggiungere con successo gli stessi obiettivi terapeutici di una psicoterapia familiare in presenza.

Quindi dopo un’attenta riflessione ho deciso di procedere in questo modo:

  • Colloqui clinici;
  • Griglia di lettura;
  • Analisi della domanda;
  • Contratto terapeutico;
  • Utilizzo di prescrizioni o compiti;
  • Disegno su come Roberta percepisce se stessa e come viene percepita da sua madre Cecilia (sesta seduta) –Allegato 1-;
  • Disegno congiunto della famiglia (nona seduta) –Allegato 2-;
  • Lavoro di squadra dei genitori che collaborano insieme per ristabilire nuove regole familiari;
  • Lavoro per ristabilire una collaborazione e un rinnovato dialogo tra i coniugi (due sedute sono state svolte solo con la coppia genitoriale);
  • Lavoro sul ristabilire la fiducia tra i rispettivi membri del contesto familiare;
  • Lavoro di squadra dei genitori nel gestire le reazioni rabbiose e aggressive della figlia nei confronti dei “NO” sul negoziare le uscite serali;
  • Follow-up solo con la coppia genitoriale per mantenere i risultati raggiunti (ancora in corso).

 

Allegato 1

 

Allegato 2

Conclusioni

In una società digitalizzata, è necessario poter rendere fruibile anche per via telematica una terapia familiare che garantisca gli stessi risultati di un approccio classico. Se fino a poco tempo fa la psicoterapia individuale e di coppia svolte online mostravano dei risultati validati anche dalla letteratura scientifica, in pochissimi si erano addentrati nello svolgere una psicoterapia familiare online senza sapere quali risultati potesse produrre. Sono lieta di presentare in questo articolo gli obiettivi terapeutici che sono stati raggiunti con una famiglia in terapia online.

Gli obiettivi terapeutici raggiunti:

  • Una forte alleanza con Roberta che ha permesso in seguito, grazie al lavoro con tutta la famiglia, l’eliminazione delle condotte a rischio;
  • La restituzione dei ruoli genitoriali a Cecilia e a Paolo uniti nella collaborazione nel dare nuove regole utili nella gestione emotiva e comportamentale della figlia;
  • L’inclusione del padre nella psicoterapia familiare online, il quale aveva mostrato una resistenza iniziale nel fornire il suo contributo nell’aiutare la figlia, delegando ancora una volta l’educazione alla moglie;
  • Una ritrovata collaborazione e comunicazione nella coppia genitoriale che ha portato gradualmente all’eliminazione della rigida divisione dei ruoli sostituendola con la collaborazione;
  • Uno svincolo della primogenita, Maria, che ad oggi si può considerare completato, la quale veniva pure se a distanza fisica coinvolta ancora nelle dinamiche familiari;
  • Un ritrovato benessere dei singoli membri e un ritrovato dialogo in famiglia.

Psicoterapia online per agire in modo tempestivo

Mi auguro che questo lavoro possa essere d’aiuto per tante famiglie che vorrebbero affrontare un percorso di psicoterapia familiare e che per qualche ragione sono ancora indecise o in disaccordo. A costoro consiglio vivamente di non procrastinare la decisione e di prendere in considerazione anche l’idea di una psicoterapia familiare online per agire immediatamente sulla risoluzione della crisi familiare.
Dalla disamina di questo caso è emerso che il mezzo tecnologico sembrerebbe avere il grande vantaggio di abbattere le resistenze anche dei membri familiari più scettici, com’è successo con Paolo, e di agganciare gli adolescenti più difficili in terapia, come nel caso di Roberta. Questo grazie al fatto che la terapia psicologica online arriva direttamente nelle case diventando maggiormente fruibile e in grado di coinvolgere tutti i membri del sistema familiare.

Vorrei concludere l’articolo con una bellissima frase di Mahatma Gandhi “Abbiate cura dei mezzi, e i fini si realizzeranno”. Nella mia pratica clinica posso affermare di essere giunta ad una conclusione: con i giusti mezzi, si possono realizzare le più grandi opere umane.

 

Bibliografia:

  • Bateson G., Verso un’ecologia della mente, Milano, Adelphi, 1976;
  • Caillè P., Rey Y., Gli oggetti fluttuanti. Metodi d’interviste sistemiche, Roma Armando Editore, 2005;
  • Cancrini L., La Rosa C., Il vaso di Pandora. Manuale di psichiatria e psicopatologia, Roma, Carocci, 1991;
  • Cancrini L., La psicoterapia: grammatica e sintassi, Roma, Carocci, nuova ediz. 2008;
  • Haley J., Terapie non comuni. Tecniche ipnotiche e terapia della famiglia, Roma, Casa Editrice Astrolabio, 1976;
  • Minuchin S., Famiglie e terapia della famiglia, Roma, Casa Editrice Astrolabio, 1976;
  • Tommasoni M.; Solano L.; Una base più sicura: esperienze di collaborazione tra medici e psicologi, Milano, Franco Angeli, 2003;
  • Watzlawick P., Beavin J.H., Jackson D.D., Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi delle patologie e dei paradossi, Roma, Casa Editrice Astrolabio, 1971.

 

 

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