Depressione Maschile e Terapia Psicologica Online: perché parlarne è ancora un tabù

Depressione Maschile e Terapia Psicologica Online: perché parlarne è ancora un tabù

Cosa si intende quando si parla di depressione maschile? Differenze tra depressione maschile e femminile? Quali sono i sintomi della depressione maschile? In che modo la terapia psicologica online può avvicinare questi uomini che hanno difficoltà a rivolgersi ad uno psicologo?

 

Prendendo in esame le statistiche sulla differenza di genere nella diffusione di un disturbo, sembra che la depressione venga ancora diagnosticata maggiormente nelle donne e molto meno negli uomini. Questa differenza porterebbe a pensare che gli uomini non soffrano di disturbi depressivi, come se essere uomo fosse un fattore protettivo nei confronti dei disturbi dell’umore. Tuttavia questa risulta essere una visione distorta del problema che deriva dalla difficoltà degli uomini a riconoscere la depressione quando si manifesta. La conseguente reticenza a richiedere aiuto, rivolgendosi ad uno specialista, diventa pertanto la criticità che favorisce la cronicizzazione dei sintomi.

L’uomo quando è depresso sente di perdere quei valori legati allo stereotipo maschile tradizionale basato sull’indipendenza e sul ruolo di supporto per la sua famiglia, per cui la chiusura al dialogo con la sua partner sarà accompagnata da azioni che peggiorano il disturbo e dalla negazione di avere un problema che va affrontato. Più l’uomo si identifica con il modello tradizionale di uomo etero e più sarà un tabù parlare di problemi di origine psicologica ed emotivi, mentre la difficoltà diminuisce di fronte alle malattie, malesseri fisici o infortuni. Questo per il semplice fatto che nel modello tradizionale maschile solo alla donna, arbitrariamente giudicata come “emotivamente più fragile”, è concesso parlare di disturbi della sfera emotiva.

 

Depressione maschile e femminile: quali differenze?

 

La depressione presenta dei sintomi identici negli uomini e nelle donne. Tra i sintomi che facilmente possono essere diagnosticati senza alcuna differenza di genere troviamo:

 

  • Una ridotta capacità di concentrarsi o prendere anche piccole decisioni;
  • Marcata ruminazione sugli errori passati accompagnata dalla tendenza a svalutarsi, incolparsi e sentimento di sentirsi indegni;
  • Tristezza quotidiana eccessiva accompagnata da sintomi ansiosi che si esprimono come un vero e proprio “dolore di vivere”;
  • Perdita di piacere nello svolgimento di hobby o attività prima ricercate.
  • Ritiro sociale, preoccupazione costante e diminuzione del desiderio sessuale;
  • Spossatezza e affaticabilità anche in assenza di attività motoria. Ogni più piccolo compito quotidiano viene svolto con uno sforzo considerevole;
  • Mancanza o aumentato appetito con perdita o aumento di peso;
  • Aumento o diminuzione del sonno, con risvegli notturni e fatica ad addormentarsi o a dormire troppo;
  • Rallentamento motorio che si manifesta con maggiore lentezza nello svolgimento delle attività quotidiane, nell’eloquio, nei pensieri o nei movimenti, o al contrario marcata agitazione motoria che consiste nello stare continuamente in movimento in assenza di uno scopo;
  • Sintomi fisici: mal di testa, dolori muscolari, addominali, alle articolazioni, tachicardia, palpitazioni, sensazione di testa vuota o confusa, in alcune circostanze si possono avere episodi di stipsi e diarrea.

 

Questi sintomi possono comparire in modo talora sfumato e non tutti sempre contemporaneamente nello stesso soggetto.

 

Esiste una differenza nel modo in cui la depressione si manifesta in entrambi i sessi. Nelle donne, la depressione viene percepita con un aumento significativo dei sintomi somatici, mancanza di vitalità, sentimento di mancanza di connessione e riconoscimento nelle relazioni affettive e sociali. Generalmente l’episodio depressivo è una conseguenza legata ad una perdita vissuta come lacerante e dolorosa. Per cui la depressione assumerebbe il ruolo di difesa che protegge l’Io dalla disintegrazione in seguito al sentimento di perdita.

Negli uomini, la depressione viene associata più facilmente a problemi lavorativi, affettivi, familiari e al senso di fallimento, con la differenza di una maggiore incidenza dei suicidi rispetto al campione femminile.

 

 

Modi in cui gli uomini manifestano la depressione: differenze culturali e di genere

 

Differenze culturali, sociali e stili di vita diversi portano gli uomini a manifestare la depressione in modi differenti dalle donne, anche se queste possono fare molto nel riconoscere i sintomi depressivi nei loro compagni e indirizzarli nel chiedere un aiuto ad un professionista della salute.

 

Gli uomini che hanno un disturbo depressivo hanno la tendenza a cambiare le loro abitudini:

 

  • Evitamento dei rapporti familiari o sociali;
  • Maltrattamento verso partner e figli con comportamenti che sfociano in violenza domestica e psicologica;
  • Lavorare ossessivamente;
  • Sviluppo di dipendenze (alcol, droghe, gioco d’azzardo),
  • Comportamenti rischiosi, come sesso non protetto e guida pericolosa;
  • Aggressività spesso immotivata;
  • Problemi sessuali legati a perdita di interesse sessuale o aggressività durante il sesso;
  • Chiusura al dialogo.

 

Questi comportamenti vengono considerati come socialmente più accettabili per un uomo che si confronta con un modello maschile tradizionale per cui essere aggressivi o assumere comportamenti rischiosi e più accettabile che mostrarsi deboli o “emotivamente instabili”.

Questa visione non aiuta l’uomo a prendere consapevolezza del problema per cui a volte diventa per la partner difficile aiutarlo senza fare del male a se stessa. L’uomo dovrebbe accettare che la depressione può colpire tutti e che questo non significa essere considerati deboli o poco virili nel momento in cui ci si sente di non incarnare il “modello del maschio totalmente autosufficiente” voluto dalla società e che può essere affrontata e risolta senza costi troppo gravosi per le relazioni che lo circondano e per i figli. La mancanza di accettazione dei problemi emotivi e psicologici potrebbe portare l’uomo a percepire il senso di fallimento e a compiere atti autolesionistici talora fino al suicidio.

 

Come la Terapia Psicologica Online può intervenire per aiutare gli uomini a risolvere il disturbo depressivo: Intervenire nel processo terapeutico

 

La difficoltà degli uomini affetti da disturbo depressivo a chiedere aiuto rivolgendosi ad un esperto della salute mentale potrebbe essere risolta grazie alla terapia psicologica online. L’intervento online ha il grosso vantaggio di essere fruibile direttamente in spazi riservati e personalizzati proteggendo la persona dal doversi esporre a livello sociale. Le paure che devono affrontare questi uomini è la paura di essere percepiti deboli dalla propria famiglia e dalla propria partner per cui rivolgersi ad un terapeuta varcando il suo studio potrebbe essere avvertita come una sconfitta nel tentativo di trovare una soluzione al problema. La terapia psicologica online dà la possibilità di intraprendere un percorso senza sentirsi giudicati dai vari contesti relazionali in cui si è inseriti, garantendo riservatezza e un sentimento di autoefficacia nell’aver preso la decisione nel massimo riserbo di seguire una terapia.

Gli interventi saranno orientati secondo il mio metodo di lavoro secondo l’orientamento sistemico-relazionale e la terapia breve strategica, in cui si andrà a ricostruire la storia del problema e in quale momento ha fatto la sua comparsa il disturbo depressivo. Inoltre, capacità decisionale e obiettivi di vita dovranno essere pian piano ripresi eliminando i sintomi che mantengono il disturbo depressivo.

In alcune situazioni, la partner nel tentativo di voler aiutare l’uomo potrebbe proporre una terapia di coppia molto efficace anche se svolta online, andando ad accorciare le tempistiche di guarigione e allo stesso tempo rimuovendo eventuali resistenze del compagno nell’accettare l’aiuto.

 

 

 

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